Uomini di Dio

di Sara Sesti

 

 

 

Guerra civile algerina del 1996. Otto monaci trappisti francesi operano in un piccolo monastero di Tibéihrine , tra i monti dell' Atlante, in pace con la popolazione locale musulmana. Prestano assistenza medica, pregano e lavorano apprezzati ed amati da tutti, fino a quando la minaccia del terrorismo fondamentalista comincia a farsi pressante.

Christian (Lambert Wilson), il priore eletto dalla comunità, decide di rifiutare la presenza dell'esercito a difesa del monastero, ma quando un gruppo armato fa irruzione nel convento devono decidere se restare o salvarsi.

Xavier Beauvois porta sullo schermo un episodio autentico: il sacrificio dei monaci che nel marzo 1996 vennero sequestrati da un gruppo armato della Jihad islamica e le cui teste vennero ritrovate il 30 maggio di quello stesso anno.

Un film sull'eroismo che, pur avendo per protagonisti dei religiosi, adotta un punto di vista molto umano.

Non era facile trovare la cifra stilistica giusta per raccontare la vita e il progressivo avvicinarsi alla morte dei religiosi facendoli restare uomini con tutte le loro incertezze e debolezze. Il regista ci è riuscito puntando sulla vita quotidiana dei frati, sul loro legame con la popolazione e il reciproco rispetto, nella convinzione che l'integralismo che domina tanta parte del mondo sia qualcosa di imposto, di innaturale e disumano.

 

28- 10 -2010